“Son solo, soliiiiissimo” “Ma vedi che SIAMO soli. Soli soli soli. Mai successo prima”
Discutono al bar sul porto due uomini sui settanta ben portati.
Commentano i due fatti di cui si sta scrivendo negli ultimi giorni: i villeggianti di Capalbio, meta della sinistra chic, che si oppongono ai 50 rifugiati in cittå, e l’ esternazione del senatore di Sel, ex Pc, che si oppone alla riduzione del suo stipendio da parlamentare.
Siamo qui in Toscana, quella superbamente rappresentata dal documentario “Il fare politica” di Hugues Le Paige ( da vedere assolutamente lo trovate in dvd).
Quella Toscana delle Case del Popolo dove ci si sentiva parte di un qualcosa di grande ed importante.
I due fatti, concordo, ci gettano, ed in particolare gettano le persone piū fragili e meno economicamente attrezzate, nella più terribile solitudine neoliberalista: se anche un rappresentante della fu sinistra non sente piū il sentimento di vergogna ad opporsi ad una limatura del suo grasso stipendio e se anche là dove si stendono al sole i maitre a penser dell’ intellighentia nostrana vige la regola ferrea ” benvengano i rifugiati finchė non rompono i coglioni a noi. Che stiano tra poveri che si capiscono meglio”, ecco non c’ė da star allegre/i.
Che almeno prima i problemi c’erano ma coesistevano con un ideale di uguaglianza di diritti, che infondeva coraggio e forza.
Ora, tolto ogni ideale definito velleitario, si sprofonda in una solitudine spaventosa entro la quale ė difficile dare senso al nostro futuro