Una prima valutazione dal punto di vista delle IMMAGINI che circolano in rete e sui media tutti da ieri: volti di DONNE hanno sostituito i VOLTI maschili.
Percentualmente le sindache elette in Italia sono il 20%, quindi non un numero particolarmente positivo.
Ma avere una Sindaca a Roma e una a Torino, è simbolicamente importante, e non interesssa qui ora fare una valutazione dal punto di vista dei partiti di appartenenza.
La metà dei municipi a Roma vanno a minisindache donne.
Sui quotidiani internazionali i volti di Appendino e Raggi occupano le prime pagine, ed è un fatto nuovo considerando che dell’Italia all’estero si parla spesso ricordando il nostro miserabile posto nel Global Gender Gap, la tv misogina e i vecchi politici arrrapati.
Come già ricordato, dopo l’ottimo risultato di Raggi 15 giorni fa, la candidatura di Hillary Clinton e dopo che molte donne vennero scelte quali Ministre 3 anni fa, invito a salutare postivamente l’entrata di molte donne nella politica italiana.
Spiace che ogni tanto ci siano lettrici che tentano di ingabbiarmi in personalismi che non mi appartengono, di volta in volta affermando che farei il tifo per Boldrini, un’altra volta per Grillo, per Vendola per lungo tempo, una volta persino per Santanchè ( abbiamo riso molto in ufficio) e via così.
Io, noi stiamo lavorando per qualcosa di molto più grande di un partito, di una vittoria elettorale, di un sindaco, di un movimento o di un altro.
Io, noi stiamo lavorando con costanza, metodo, lungimiranza, fede, determinazione, ostinazione, e quando possibile enorme entusiasmo, perchè questo Paese diventi un Paese democratico, dove le donne contino come contano gli uomini.
Eguali diritti nel rispetto delle diversità.
Il cammino prevede che talvolta non tutte le donne elette abbiano la consapevolezza del loro essere sì politiche, ma Politiche Donne con tutto ciò che comporta.
Non importa.
Questi sono i primi passi.
Quando saremo 50 e 50, ci sarà spazio per la consapevolezza.
Gutta cavat lapidem.
Avanti.