Rai1 h 8.30. Il conduttore solitamente in studio è a Lampedusa per parlare di migranti con Giusi Nicolini sindaca. Con lui un altro giornalista del Sole24ore.
I due uomini parlano competenti e rilassati.
E’ chiaro che nessuna preoccupazione sul loro aspetto li sfiora: entrambi direi ultracinquantenni, di aspetto comune, indossano una cuffia di lana, calata a ripararli dal vento.
In questo modo il viso e le sue caratteristiche emergono chiaramente: barba, rughe, qualche cedimento di mento, borse.
Chissenefrega, direte voi.
Già chissenefrega: i due sono lì per informare, non per un servizio fotografico di moda.

La domanda è : quando mai avete visto una donna di pari età durante un collegamento presentarsi così?
Ricordiamo in molte/i collegamenti da Kabul e Baghdad in cui le inviate si presentavano perfette, e se non perfette, molto presentabili.

Giorni fa in un interessantissimo articolo sul New York Times ( che dedica articoli su questo tema ogni giorno) raccontava un episodio interessante.
Alle ultime presidenziali era in corsa anche Sarah Palin.
Newsweek la fotografò in primissimo piano, tecnica usata quando si vuole dare risalto al volto, all’intensità.
La foto fu messa in copertina: in primissimo piano Palin, come tutti gli umani, aveva visibili venuzze, foruncolini, rughette, un velo di baffetti.
Normale, dissero a Newsweek, è stato così anche per tutti i primi piani di tutti i personaggi fotografati da decenni. Il focus, dissero, non è sul difetto, ma sulla forza del personaggio.
Lo staff di Palin accusò Newsweek di denigrazione nei confronti della candiata perchè, sostennero, nell’evidenziare i difetti della donna, ne fragilizzavano l’immagine e dunque il potenziale.
Chi ha ragione?
CHiaro che anch’io vorrei rivendicare il diritto di presentarmi in cuffia di lana senza tanti problemi e concetrarmi sul mio lavoro.
Ieri ero a Roma, in Rai 1 alle 8,20 mi sono alzata alle 6,30 perche prima mi sono sottoposta a trucco e parrucco.
La mia attenzione, constatavo, era distribuita tra ciò che volevo dire e come apparivo: in questa fase della mia vita mi disturba parecchio “dovere” essere presentabile. Mi pace farlo, solo quando ne ho desiderio.
“Potresti non farlo” mi potreste ribattere.
Certo.
E dunque ieri la telecamera avrebbe inquadrato i miei pori, il mio labbro con qualche peletto, sopracciglia non depilate, collo con rughe.
Chissenefrega, direte.
Eh non è così semplice.
In un mondo dominato dai media dove l’apparenza conta persino per primi ministri, una donna che ha un aspetto non curato, perde consenso.
Sto seguendo la campagna di Clinton e molti denigratori puntano al suo aspetto “vecchio”.
E dunque? ci dobbiamo assogettare alla dura regola: uomo cinquantenne con cuffia di lana è ok, donna no?

COme sempre, bisogna lavorarci, bisogna innalzare il livello di consapevoelzza, bisogna lavorare sulla consapevoelzza dello sguardo, sulla fotografia, sul cinema e sulla tv.
Sull’educazone alle immagini e sulla consapevolezza delle donne.
Ci vorrà tempo.

Ma tra qualche decennio anche io potrò farmi intervistare. Con la cuffia.