Educazione ai media

Oggi la parola scritta non risponde più al bisogno dell’informazione:
è stata inghiottita dall’immagine.

E’ soltanto la visione critica che può mitigare il processo non ostacolato dell’automatismo.
Marshall McLuhan

Al di là della nostra esperienza diretta, conosciamo la quasi totalità del mondo attraverso i media.
Roger Silverstone

La fase attuale è caratterizzata da una ubiquità dei media che non ha precedenti nella storia. Siamo immersi in permanenza nella mediasfera. Media di vario genere, personali o no, sono infatti ovunque: addosso alle persone, per le strade, nei posti di lavoro, sui mezzi di trasporto, negli spazi pubblici e privati, nei negozi, nelle stazioni, negli ospedali, nelle banche…
Raffaele Simone

Il 40% degli adolescenti italiani ha un televisore per uso personale.
L’83% degli adolescenti e il 75% dei minori di 11 anni hanno un accesso diretto a Internet.
L’84% dei ragazzi e l’87% delle ragazze chiedono maggiori controlli sui contenuti audiovisivi per evitare che diventino rischiosi per i minori.
Il 62% dei genitori ritiene correlati l’offerta televisiva e il disorientamento etico giovanile.
Il 91% dei genitori vorrebbe che la scuole si occupasse di rendere i bambini più critici rispetto ai messaggi televisivi.
Libro Bianco Minori- Agcom

Uno dei grandi limiti nella crescita delle nuove generazioni in Italia è la profonda differenza nel tasso di sviluppo tra comunicazione e formazione. Nel nostro paese è venuto meno ogni proficuo legame tra questi due ambiti, entrambi decisivi nel progresso di una comunità complessa.

Ne deriva che i cittadini vengono raggiunti dalla grande massa dei messaggi dei mass media, per lo più audiovisivi, senza avere l’educazione di base per una fruizione consapevole. Ma cittadini si diventa, così come pubblico si diventa. Educare ai media è dunque fondamentale in una società in cui il ruolo dei mezzi di comunicazione è determinante ormai in tutti gli ambiti della vita. E diventa urgente se teniamo conto che la Tv è guardata da oltre il 98% della popolazione, che l’abbandono scolastico è del 17,5% e che l’analfabetismo funzionale è al 38%, ovvero che i media agiscono su un tessuto sociale in crisi educativa e culturale.

Quando è uscito Il Corpo delle Donne la sorpresa più grande ci è giunta dalle e dagli insegnanti che ci scrivevano chiedendo di dare loro strumenti per decodificare i media, per imparare a leggere le immagini.
Da queste richieste sono nati un video, un libro e i nostri corsi Nuovi Occhi per i Media