Il consumo di media durante la pandemia è in forte aumento.
Il nostro corso di Formazione dei Formatori all’interno del progetto “Nuovi Occhi per i Media” è stato progettato, fin dalla sua prima attuazione nel 2010 in Toscana, come una ‘semina’. L’idea è proprio quella di trasformare i partecipanti in elementi attivi dell’educazione ai media e della cittadinanza attiva, ora digitale, in grado di fornire strumenti di consapevolezza e crescita personale alle classi scolastiche nelle quali lavorano e al pubblico giovane in generale.

Da quest’anno i corsi di Nuovi Occhi sono centrati sulle Pillole Video, 12 videolezioni auto-esplicative pronte da utilizzare nella classi per avviare l’educazione ai media.


Un nuovo corso di Formazione dei Formatori si è concluso da pochi giorni, quello voluto dall’Assessorato alle Pari Opportunità e Partecipazione del Comune di Parma. Lavorando online per quattro settimane consecutive, due giorni alla settimana, abbiamo preparato 14 insegnanti a divenire educatrici ed educatori con capacità avanzate di analisi ed esercitazione ai media, fornendo loro non solo la preparazione teorica ed operativa ma anche molti materiali multimediali già pronti per svolgere il lavoro didattico nelle classi.

La capacità di riconosce ed analizzare la pubblicità in tutte le sue forme è uno dei componenti principali della formazione dei formatori finalizzata alla sensibilizzazione dei più giovani.


I partecipanti hanno anche ricevuto le indicazioni e le risorse per cominciare progettare e svolgere esercitazioni sui temi che ritengono più importanti e più sentiti all’interno delle loro classi e dei loro territori, unendo alla formazione e ai materiali ricevuti anche lo stimolo ad articolare in modo autonomo queste competenze. Si è lavorato sulla maggior parte dei contenuti e delle abitudini di consumo relativi ai media: stereotipi, cittadinanza attiva, social network, dieta mediatica, gestione dei dati online, pubblicità, informazione, serie Tv, linguaggio audiovisivo, uso della tecnologia e intelligenza artificiale.

Un estratto da una delle schede tematiche fornite ai partecipanti per il lavoro con il pubblico giovane.


Si è creato così un nucleo di 14 docenti che stanno già lavorando a diffondere le conoscenze di base necessarie ad un uso consapevole dei media digitali e a preparare specifiche esercitazioni con le proprie classi. Li seguiremo nei mesi a venire per supportarli nel consolidamento delle nuove capacità e per aggiornarli con i contenuti e gli orientamenti nuovi che ogni giorno i media propongono. In modo tale da rendere più efficace e coesa la loro azione, finché non siano del tutto autonomi.Infatti, il senso e l’efficacia della Formazioni dei Formatori è proprio quella di creare una realtà di persone che lavorano nell’educazione in grado di operare su uno specifico territorio e nel corso del tempo, per incidere concretamente nella realtà quotidiana delle generazioni più giovani e nella qualità del loro rapporto con i dispositivi e i contenuti della vita mediatica digitale.

Come nella nostre intenzioni, il corso permette di iniziare in tempi brevi a fare educazione con ragazze e ragazzi e migliorare la qualità della fruizione mediatica, in particolare in questi mesi di pandemia nei quali il consumo mediatico tra i giovani è in forte aumento.
Alcuni riscontri che ci arrivano dalle partecipanti vanno in questo senso:


“Ho usato alcuni filmati vostri per ulteriori confronti. Il lavoro è piaciuto, i ragazzi sono intervenuti molto e si sono chiariti le idee: mi hanno riferito alla fine di riuscire oggi ad accorgersi di particolari che prima non avevano mai colto (pubblicità soprattutto ma anche serie tv, social e tv in generale). Molto utile.”
“Ho inserito il riferimento a (
‘estratto dalla serie tv) Black mirror per mostrare come si possa in effetti arrivare a “monetizzare” le relazioni.  Gli studenti hanno colto subito il messaggio; è stato efficace.”

L’attenzione al linguaggio giornalistico e all’informazione è un altro tema centrale del lavoro didattico.

L’urgenza di dare risposte al disorientamento che l’uso compulsivo e non consapevole dei media causa nel pubblico giovane (ma non solo in quello), disorientamento accentuato nell’ultimo anno dalla DAD e dal crollo delle relazioni sociali reali , ci ha fatto avvertire in questa ultima edizione ancora più forte il senso della necessità e dell’impegno civile.

Una delle parti più innovative e attuali della proposta di Nuovi Occhi è l’educazione attraverso le serie TV, che abbiamo avviato negli ultimi 3 anni: questa la copertina delle dispense post-corso.

L’Educazione ai Media è una materia insegnata in quasi tutti i Paesi Europei, noi auspichiamo che lo diventi anche da noi al più presto. In questi 11 anni, con il supporto fondamentale di alcune realtà territoriali e di alcuni assessorati virtuosi che hanno il coraggio di investire in progetti a medio termine i cui risultati vedranno nel tempo, siamo arrivati a decine di migliaia di studentesse e studenti e sono tante le mail che riceviamo da 25/30enni che ci scrivono per comunicarci come ” quel corso di Educazione ai Media” che frequentarono con la scuola anni prima ” mi ha cambiato la percezione dei media, adesso ‘vedo’ ”
E riuscire a destreggiarsi nella proposta immensa e pervasiva dei media e a scegliere cosa vedere e non farsi influenzare, è una delle conquiste più importanti per una cittadina e un cittadino consapevole

Nuovi Occhi per i Media è un progetto educativo di Educazione ai Media.
Per saperne di più:
www.nuoviocchiperimedia.it
‘Schermi Se li conosci non li eviti’ Manuale per un uso consapevole dei media, ed FrancoAngeli