“Una società che, come in particolare quella post moderna,coltiva i miti della produttività, dell’efficienza, della velocità, della ricchezza, del benessere, della giovinezza, della salute, del corpo atletico, tenderà, con consapevole o inconsapevole razzismo, ad escludere da sé quelli che non corrispondono o si ritiene non possano corrispondere a questi criteri o valori o ad alcuni di essi, dunque chi non regge il passo con la mentalità o l’operatività produttivistiche ed efficientistiche, colui che non è stato in grado di arricchirsi o comunque non si è arricchito, a maggior ragione il povero l’estremamente povero, e ancora l’anziano, reo di non essere […]
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