Oggi ci sono FLASH MOB in tutta Italia contro il FEMMINICIDIO e in memoria di Sara.
E’ importante attivarsi, non limitarsi al dolore.
Però.
Le nostre esternazioni, i Flash Mob, gli articoli, anche i miei post: dobbiamo fare attenzione che non diventino una sorta di “arredo urbano” sociale a cui ci stiamo abituando.
Toh, un’altra donna ammazzata dal marito e Zanardo scrive un articolo.
Ha visto? una ragazza accoltellata dal partner e nella tale città organizzano un flash mob.
Una anziana presa a martellate dal marito e nel salotto tv si dicono addolorati.
Credo vadano cercate nuove forme di PROTESTA.
Se è vero che è la politica,( ma quale politica), che deve agire perchè “rappresenta” noi cittadine/i, allora bisogna far interessare la POLITICA alla violenza e ai femminicidi.
PRETENDERE che il GOVERNO lo ritenga un punto fondante per la coesione sociale.
Come si fa? Non lo so.
So che io che scrivo, il giornalista che fa un pezzo, i flash mob, e le esternazioni in tv, non stanno producendo gli effetti sperati.
Se valutiamo gli effetti delle nostre proteste, ne ricaviamo che siamo marginali:tra ieri e oggi mi hanno fatto 3 interviste, ma scommetto che tra 3 giorni di Sara e della violenza non si parlerà più.
Ogni epoca ha avuto le sue forme di protesta: per decenni le manifestazioni oceaniche di piazza sono state la forma più concreta del malcontento.
Pur essendo attivista e blogger e usando i social network, mi pare che tweet e Fb non siano canali per protestare che conducono a risultati brillanti: servono a diffondere.
Ci vuole altro.
Ci sto pensando.
Sono lusingata dalle centinaia che mi scrivono dicendo: Se Zanardo fai qualcosa, noi ci siamo”.
Ma vi esorto: voi 15 20 30enni che leggete, siate creative nella protesta, pensate, anzi, create nuove forme per dimostrare concretamente la nostra IMPAZIENZA. Io vi seguirò.
Perchè bisogna smuovere la politica romana. Le ministre donne che non fanno il loro dovere.
I ministri uomini che pensano di essere impuniti nel loro disinteresse.
Non basta una protesta “carina”. Ci vuole, a mio avviso, una protesta che faccia paura. Una protesta cioè che invii il messaggio: se non vi occupate di noi, noi non vi voteremo PIU’.