Care ragazze che leggete ho un grande insegnamento da impartirvi: tacete.
Tacete finchè potete, tacete finchè non sapete, tacete per apprendere al meglio, tacete ed osservate, tacete e fate tesoro, tacete e prendete nota, tacete e respirate, tacete e riflettete.
Per poterlo fare, perchè abbia un senso, trovate una o più mentore, persone di riferimento a cui potete affidarvi e che vi faccia il grande regalo di poter tacere.
Tacete finchè sarete consapevoli.
Allora parlate.
E sarà un parlare importante, in grado di fare frutto di cio’ che gli /le adulte vi hanno insegnato.
E sarà un parlare fondamentale perchè sarà in grado di distruggere ciò che vi hanno insegnato e ritenete inutile. E dalla distruzione nascerà il nuovo.
Però per distruggere, bisogna sapere cosa si distrugge.
La critica va esercitata con consapevolezza. Vi hanno insegnato che nella vita è fondamentale dire la propria opinione, anche a sproposito, vedi in politica.
Non è così.
Ripeto, lo ripeto perchè voglio veramente che lo facciate: trovatevi una persona di fiducia, mettetevi in ascolto, e tacete.
Non è detto che sia io, assolutamente non è detto.
Andate via da questa pagina e trovatevi una mentore.
E’ insopportabile il livello di cretinate che devo leggere.
E’ una perdita di tempo.
Prima di scrivere chiedetevi : ma Zanardo che ha scritto il documentario e il libro Il Corpo delle Donne, che ha studiato ann i e anni, che è stata una delle prime donne a rompere il soffitto di vetro in azienda, che gestiva organizzazioni internazionali, che ha AGITO il femminismo nella sua vita facendosi anche molto male, agendo in prima persona, ecco Zanardo può pensare che se si dice sindacA anziche sindacO i problemi delle donne siano risolti?
Zanardo può essere cosi idiota?
Siete autorizzate voi che leggete a mancarmi cosi tanto di rispetto?
Chiedetevelo.
Perche forse nel chiedervelo capireste che ci ho messo 30 anni, e non sto scherzando, 30 lunghi anni, a comprendere che NOMINARE IL MONDO al FEMMINILE sta alla base della nostra emancipazione.
E io l’ho vissuto, capite? Vissuto. E voi dovete rispettare la consapevolezza che deriva dalla vita di uan donna piu adulta di voi.Non per me, ma per voi stesse.
Vissuta significa che IO SO cio che voi non sapete.
So perchè mi hanno nominato al maschile per decenni, so che apparentemente ne ero contenta, so che ho introiettato il modello maschile cosi profondamente che quel “IL ” mi è cresciuto nella pancia fino a bloccare il resto. Tutto il resto. E se non capite, significa che dovete tacere e ascoltare per anni ancora.
E il femminismo non è imparare 4 teorie sui libri di gender studies.
Siete spesso ridicole.
Ve lo dico con affetto enorme. Tacete.
Alla nomina di MariaElena Boschi scrissi che se fossi stata sua mentore le avrei consigliato di evitare ogni tanto gli abiti e i pantaloni aderentissimi, come quelli che indossava alla nomina, i famosi pantaloni blu aderentissimi sui glutei indossati con tacco a spillo.
Ricevetti commenti e mail cosi idioti e offensivi che ho tenuto perche prima o poi li ripubblicherò.
Era uno di quei casi in cui delle ragazze avrebbero dovuto tacere, perchè:
Zanardo è quella che ha scritto centinaia di post sul liberare il corpo. Cita lo spettacolo “La Merda” dove c’è una attrice nuda in scena, come opera fondamentale, sostiene che la liberazione avverrà anche e soprattuto attraverso il corpo: come mai, bisognava chiedersi, Zanardo scrive che Boschi non dovrebbe mettersi i pantaloni aderentissimi?”
Non perchè mi ero trasformata in una suora.
Ma perchè conosco bene due cose:
-la deformazione interpretativa che avviene attraverso i media: un conto è un culo in pantaloni aderenti nella vita. Un conto è un culo in pantaloni aderenti rappresentato dai media. Nel primo caso intorno al culo c’è una persona, Nel secondo intorno al culo spesso c’è solo il culo.Si chiama reificazione, oggettivazione e sarebbe bene che le femminste imparassero di media perchè l’ignoranza non è una mai stata una virtu’.
Il culo di Boschi ha fatto il giro del mondo dei media, privato del suo contorno, cioè la persona.
Non credo di dovervi spiegare questo che effetto ha sulla percezione che di Boschi hanno poi le persone.
I media vanno usati, non ci si fa usare.
Se io vengo ad un incontro con voi in perizoma, ci sta che riesco a restare autorevole. Se vado in perizoma in tv, no. Perchè c’è una cosa che non c’è nella vita: la telecamera, che se inquadra il culo mentre parlo, il mio messaggio verrà depotenziato.ABC dell’uso dei media.
Ma c’è dell’altro: la maggior parte delle giovani femministe che urlavano “Boschi ha diritto a vestirsi come vuole”non solo dimostrano ignoranza non sapendo distinguere tra realtà e finzione, ma non hanno assolutamente a cuore le sorti di Boschi, anzi a loro Boschi sta proprio sulle palle.La loro è una battaglia teorica, non di carne e sangue.
Mentre nel mio caso, ogni mio commento è mosso da una sincera, anche nel caso di Boschi, speranza che il suo essere donna non diventi per lei un impedimento.
Ma c’è ancora dell’altro.
Volete andare nude in tv? Ne reclamate il diritto?
Bene, combattete e fatelo. Reclamate uno spazio, fate la rivoluzione.
Ma invece non combattete, analizzate e non agite.
Non vedo combattimenti in corso.
Se non critiche senza fondamenta e analisi analisi analisi.
Quindi
tacete, imparate, meditate, organizzatevi e poi quando siete pronte e molto seriamanete preparate e consapevoli
mandateci affanculo
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