Buon sabato a tutte! qui c’è il sole e sento aria di Primavera 🙂
E un po’ prima della Primavera ci sarà l’8 marzo, e dunque una grande manifestazione organizzata da NONUNADIMENO.
Peccato che le organizzatrici- non tutte sono certa ma allora perchè far gestire la pagina e la comunicazione a chi non è adatta- siano l’ennesimo esempio di un certo femminismo all’italiana:
-linguaggio incomprensibile alla maggioranza, elitario, difficile: verificate voi stesse sulla pagina ( basta dire: come pensare che aggreghi il motto: superamento della logica binaria di genere?)
-incapaci di dialogo: se su questa pagina mi prendo la briga di evidenziare delle falle , ci si immagina che delle organizzatrici che hanno a cuore il buon esito della manifestazione, si mettano in ascolto,ci si parli, sia perchè è giusto, sia perchè questa pagina è seguita da moltissime.
Ma non è così: dunque nessuna risposta diretta( non considero le comunicazioni “indirette” su pagine fb e tweet)
E dunque per l’ennesima volta in questo Paese, perchè sia chiaro le amiche sudamericane sono molto piu inclusive, il Femminismo deve avere connotati di radicalità ed elitarismo altrimenti non si è considerate femministe.
Con grave danno alle Donne tutte. All’estero non è così, ripeto e tutte le modalità dell’essere femministe vengono ben accolte.
Nonostante chi gestisce le relazioni del collettivo abbia uno stile e modalità di relazione a livelli primitivi, io vi invito a partecipare alla manifestazione, ad unirvi: mostrare che le donne esistono e protestano è di vitale importanza.Comunque e sempre
Sempre a livelli di organizzazione e strategia primitiva sono i e le costituenti della nuova SINISTRA ITALIANA.
Tre anni fa io e altre/i indipendenti attiviste/i fummo chiamati a dare una mano alla costituenda “Lista Tsipras”: accettai volentieri perché attratta dal motto “Prima le Persone”.
Feci la campagna con le mie forze, mi finanziai i trasporti e gli hotel con i miei soldi, mi ammazzai di fatica, tre comizi al giorno in condizioni difficilissime.
Vidi l’inenarrabile: i “compagni” di Sel e Rifondazione finanziati dai partiti e accompagnati ovunque in auto del partito. Noi indipendenti ingenui e obbedienti al diktat “niente manifesti” mentre invece i “compagni del partito” pubblicizzavano il loro tour con manifesti e quant’altro.
Una sete di potere della peggiore. Una volta mi fu persino intimato di non fare comizi a Pisa: di fronte al mio stupore seppi che, dato che in Toscana ero fortissima, avrei “rubato” attenzione ai candidati del partito!
Nonostante chi mi avesse invitato ad unirmi alla Lista mi boicottasse giornalmente per favorire i loro candidati, presi una caterva di voti considerando le condizioni terribili in cui mi avevano lasciato.
Non un “grazie” dalla pessima parlamentare di rifondazione Eleonora Forenza che ora è a Bruxelles anche per i nostri voti faticosamente sudati.
In Sinistra Italiana confluiscono alcuni dei soggetti che conobbi all’epoca, tra cui il Presidente Fratoianni, che si dimenticò anche di ringraziarci. Pessimo.
Questi esempi sono l’evidenza di uno stato primitivo per quanto riguarda la strategia e la comunicazione nella formazione di nuovi movimenti.
Ogni persona che sappia un po’ di gestione delle relazioni e di marketing politico, ma anche di intelligenza ed educazione, e di etica, sa bene quanto sia importante avere buoni rapporti sul territorio, in particolare con le e gli attiviste/i che incontrano tantissime persone. E ancor più quanto conti muovere “buone energie” rispettando l’operato delle e degli altri.
Ma questo in Italia, evidentemente, ancora non si sa.
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