A pochi giorni dalla gravissima AGGRESSIONE che ha visto un pregiudicato assalire in treno alle porte di Milano la ventiduenne Sara colpendola ripetutamente alla testa, del fatto non si sa più nulla se non sulla stampa locale.
E allora apprendiamo che Sara è uscita dall’ospedale, sta un po’ meglio anche se il post operatorio sarà lungo e delicato.
Così va l’informazione.
Il fatto di Sara, coem capirebbe anche un cretino, non è cronaca come non è cronaca un femminicidio.
Ma la china intrapresa dal nostro giornalismo è senza ritorno.
Il problema che è emerso con l’aggressione violentissima a Sara- poteva morire- è un tema di sicurezza nelle città.
Che, come detto, non è un tema di destra. Tutt’altro.
E’ solo accaduto che una certa sinistra elitaria l’abbia considerato tale.
Nessuna paura invece nell’affermare che si può essere democratici e proprio per questo avere a cuore la sicurezza. In particolare di chi abita nelle periferie.
Significa chiedere in questo caso a TRENORD ma anche a TRENITALIA di investire in controlli maggiori sui treni: non interessa agli utenti avere un frecciarossa che raggiugne Roma da Milano in 2 ore e mezza se poi i regionali sono in condizioni disastrose.
10 minuti di più sul Roma Milano e due controllori di più sui regionali.
DONNE: fatevi sentire.
Attenzione che sta serpeggiando la frase : “meglio che resti a casa, hai visto cosa succede ad uscire la sera?”
Alziamo il sedere dalle sedie organizzate una protesta.
RAGAZZE: Attenzione, la libertà è una figata ma farsela togliere è inaccettabile
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