I RAGAZZI STANNO BENE: di Coppie Lesbiche, di Milf e della necessità di riformare i Media Tutti.
Ho visto un film di qualche anno fa “I ragazzi stanno bene” con Annette Bening Julianne Moore.
Se non lo avete già fatto, vi consiglio di guardarlo.
E’ la storia di una coppia lesbica sposata con un figlio ed una figlia avuti con l’inseminazione artificiale e di come il figlio adolescente vada alla scoperta di suo padre donatore (Mark Ruffalo).
Qui non mi interessa il riassunto, se non dirvi che il film è eccellente per- il soggetto, realistico
-la sceneggiatura, coinvolgente e zero stereotipi- le protagoniste, bravissime -il protagonista, Mark Ruffalo ipersexy ma mai banale.
Una perla insomma che abbatte gli stereotipi e fa riflettere.
Qui però voglio parlarvi delle due attrici quasi sessantenni.
Sia Annette che Julianne durante tutto il film appaiono così come sono, e dunque spesso stanche, scarmigliate, col volto corrugato, talvolta rugoso, con la pelle mai diafana bensì stropicciata.
Le riprese non fanno sconti, la regista scava nei volti e nei corpi.
Ebbene, anche a detta degli uomini presenti alla visione del film, Annette e Julianne sono sexy e atraenti, molto attraenti.
COsa vi voglio dire ?
CHe ribadisco quanto dissi nel documentario “IL CORPO delle DONNE”: l’oggettivazione delle donne è un fenomeno cuturale che PUO’ essere contrastato.
Sere fa guardavo in tv una nostra attrice di teatro brillante: carina spiritosa ha scelto da anni la chirurgia estetica per potere sopravvivere nel competitivo contesto italiano dove le attrici devono essere bamboleggianti. E’ accaduto, dolorosamente, che il suo stile di recitazione ne abbia risentito: come essere “vere” come esprimere emozioni se il nostro volto è divenuto una gabbia?
COme rinunciare al bamboleggiamento di 50 e sessantenni in tv che, oltre ad avere perso i loro reali connotati, si atteggiano a ragazzine?
Come ben sapete, non è questa una critica ad personam: è una critica al sistema mediatico ed è questo un punto fondamentale.
Io stessa quando sono invitata in tv, mi sento, dolorosamente, in obbligo di sorridere.
E mi torna in mente con imbarazzo la frase di Pasolini quando definendo le annunciatrici tv scriveva nel 1972 “Qui la donna è considerata a tutti gli effetti un essere inferiore: viene delegata a incarichi d’importanza minima come informare dei programmi della giornata; ed è costretta a farlo in modo mostruoso cioè con femminilità. Ne risulta una specie di puttana che lancia al pubblico sorrisi di imbarazzante complicità e fa laidi occhietti”
Dunque Annette e Julianne si mostrano nella loro verità, belle donne non più giovani che emamano ancora una forza, una vitalità e una sicurezza che è attraente. Mostrarla può essere maieutico: altre troveranno il coraggio di fare emergere la loro essenza.
Giorni fa online ho trovato una mia foto sotto la quale alcuni uomini avevano scritto “bella milf” e altre amenità.
Io non mi offendo e non mi scandalizzo.
Ricordo una piece esilarante di Lella Costa che raccontava come tornando a casa vestita dimessa, capelli in disordine, sporte della spesa che le segavano le mani, avesse accolto con vero piacere e sorpresa l’apprezzamento di un muratore che così l’apostrofava “Aò, che te farebbe!” 🙂 🙂
Non è il complimento, se non è offensivo, che offende, è il bisogno di oggettivare.
Di una donna ancora attraente oggi si dice MILF ( mother I would like to fuck) che concentra tutta l’attrazione sulla parte sessuale, sull’idea che una donna matura ci sappia fare sessualmente e quindi per questo va utilizzata.
DI una bella ragazza si dice “che bella f..a, che bella gn…a” che concentra la relazione tutta in un’azione, in una parte del corpo.
La sessualità è una gran cosa, grandissima. Bisogna però lasciarla libera da briglie, dal bisogno di ricondurla ad oggetto addomesticato, a fantasie mutuate da internet che poca cosa sono rispetto alle sorprese e alla bellezza della realtà.
Mostrare la verità dei corpi, osare, scardinare un sistema che ci vuole bambole ad oltranza, proporre nuovi modelli, educare alla bellezza, liberare i sogni, dimostrare che si può essere come si è: altre e altri si ispireranno e seguiranno.
Ecco perchè è così importante riformare i media tutti.
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