“Ma cosa, cosa ti piace?”
“La casa. Te la vedet minga? Non la vedi? La casa”
“Ma papà, è una casa normale, una come tante altre”
il mio amico Marco pone la stessa domanda da mesi al padre novantenne, che non può muoversi dalla sua stanza e la cui unica distrazione è rappresentata da ciò che vede da una finestra sul cortile. Una normale finestra su un normale cortile di una periferia milanese.VIve lì da mesi, senza poter uscire.
“T’é vist il piano secondo? L’hai visto? L’è bel. L’è veramente bel”
L’amico, mi racconta durante una serata insieme, osserva ciò che gli indica il padre senza comprendere.
“Vedi Lorella” mi dice “non c’è niente da vedere. La casa di fronte è normale, anni 50, nessun decoro particolare. Ma mio padre se ne stà lì sorridente ad osservarla per tempi lunghissimi, in silenzio, pare soddisfatto”.
“Papà, e oggi cosa guardi?” ha chiesto ieri Marco al padre appoggiato al davanzale in un afoso pomeriggio solitario milanese.
“Oggi guardo il quarto. Il quarto piano” risponde pronto il padre
“Come l’è bel, com’è bello!” aggiunge soddisfatto.
“Oggi il quarto? e perchè il quarto? Ieri era il secondo! Cos’è cambiato oggi papà?” lo incalza Marco spazientito.
L’uomo si gira verso il figlio:
“Ma ti, te set orbo? Sei cieco?” risponde sornione al figlio.
“Mi, guardi la luce, guardo la luce. La luce l’è minga semper istess, non è sempre la stessa. Oggi illumina il quarto piano. Magnifica.”
Ho trovato orrenda sin dal dal primo momento l’idea di rottamazione dei vecchi/e.
In un’epoca in cui ci si può sentire falliti/e a 16 anni perchè non ci si può permettere l’ultimo iphone, avere un nonno o una nonna che restituisce senso alla vita, a ciò che conta, a ciò che vale, può essere di importanza fondamentale.Avere qualcuno in casa che quando sbarelli perchè non hai questo o quello ti cheida “Hai visto che luce, oggi?”
Valorizziamo le persone anziane intorno a voi, ascoltiamole. Facciamo che rappresentino le nostre radici, noi possiamo essere poi frutti e fiori. Lontane dalla terra, libere di librarci verso cielo sconosciuti. Ma con una base ben solida e ferma.
(La luce dal mio studio oggi è particolarmente bella, non me ne ero mai accorta 😉 )
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