E non ci sarebbe nulla di male, io personalmente trovo Beppe Sala un’ ottima persona e ne stimo le capacità manageriali.
Si tratta però di chiamare le cose col loro nome, non è banale. In questo caso è il fondamento di una politica onesta e rispettosa dei cittadini/e.
A MIlano è successo ciò che è accaduto già a livello nazionale: questo PD è un partito di centro votato dalla borghesia che non presenta alcuna attrattiva per gli altri ceti sociali,quelli più numerosi e che da anni affrontano più difficoltà.
Non avevo io personalmente nulla contro Expo, mi è anche piaciuto.
Ma trovavo difficile da comprendere come potevano convivere i miliardi spesi per i padiglioni, con i centri sportivi dove porto i miei figli, che cadono a pezzi, sporchi e privi di manutenzione. O come si possono investire milioni nell’albero della vitain Expo , e avere le scuole trta le più scassate d’Italia( molte scuole milanesi risalgono all’epoca fascista: gli edifici sono talmente malmessi come se nessuno avesse più pensato alla loro manutenzione).

Le periferie di Milano non sono un bel vivere: e, ripeto, fa figo” se abiti in centro, non parlare mai di sicurezza nelle città perchè altrimenti sembri di destra”. Se invece abiti in periferia e spesso hai una paura fottuta a tornare a casa, vorresti uomini e donne anche DI SINISTRA che non neghino il problema ma che ti rappresentino.
Ecco perchè il centro di Milano vota in massa Sala e il PD.
Quindi nonpiace molto che il Sindaco uscente e il team di Sala non siano in grado di riconoscere l’errore.
C’è poi un altra mancanza, grave a mio avviso:
Pisapia che si è dimostrato comunque un sindaco capace, non lo è stato assolutamente nella gestione delle tematiche femminili.
Alcune vi diranno che non è vero: ma vedete, appartengono a quel circolo magico con il quale il SIndaco si circondava, vecchie amiche, professoresse, a cui lui domandava di occuparsi di una questione per lui, e risultava evidente, spinosa.
Pisapia appartiene a quella generazione di uomini italiani che fanno obiettivamente fatica a comprendere le esigenze delle donne. E dunque affida ogni intervento sul genere, ad amiche che gli tolgano il fastidio di torno.
Il sindaco non ha compreso che le “donne ” non sono un tutt’uno, e che non basta avere militato in un movimento femmminista 50 anni fa, per essere una buona rappresentante delle donne e vedersi affidare dal sindaco dei progetti che avrebbero bisogno della visione di donne più moderne e più competenti.

Consiglio dunque anche a Sala, stessa generazione, di non fidarsi del sentito dire, di un consiglio, di una raccomandazione, per selezionare le donne del suo team, che dovranno piacere ai cittadini e alle cittadine ed essere delle rappresentanti di cittadini e cittadine. Non di un’elite.